Energy drink: consumi in aumento tra giovani. Rischio per il cuore

0
881

Uno studio sottolinea gli effetti negativi delle bevande che «danno sprint»se assunte rapidamente e in notevole quantità. Come fanno i ragazzi quando vanno a a ballare

Se ne è occupata anche l’America Heart Association, che sulla sua rivista, a fine maggio, ha pubblicato uno studio sui rischi cardiologici legati al consumo di energy drink. «Lo studio è molto rigoroso — spiega Giuseppe Lippi, direttore della Sezione di biochimica clinica dell’Università di Verona , autore di più ricerche in materia — perché è stato fatto con le stesse regole che si usano per testare la validità di un farmaco e cioè in doppio cieco, dividendo i volontari, tutti sani, tra i 18 e i 40 anni,in due gruppi. Al primo venivano somministrati per tre giorni consecutivi 900 grammi di un energy drink, da bere in 60 minuti, a distanza minima di mezz’ora; all’altro una bibita a base di acqua minerale aromatizzata. Gli sperimentatori non sapevano a quale dei due gruppi appartenessero i volontari dei quali sono andati poi a controllare valori cardiologici e pressione. Risultato: nelle quattro ore successive all’esperimento chi aveva bevuto energy drink mostrava un lieve rialzo pressorio e l’elettrocardiogramma segnalava una significativa modificazione del ritmo cardiaco che predispone alle aritmie.

Effetti potenziati in discoteca
«E questo succedeva a persone sane che stavano in un ambiente controllato. — precisa Gianfranco Cervellin, cardiologo, coautore di diversi studi con Lippi e per 25 anni direttore del Dipartimento di Emergenza dell’ospedale di Parma —. Figurarsi che cosa può accadere se si è esaltati dalla musica, si sta in gruppo e le “sostanze” a disposizione sono molte. se non si è sani, ma si è convinti di stare benone, come è molto probabile pensino tutti i ragazzi che, a meno di non dover esibire un certificato per fare sport, difficilmente vanno a farsi fare un elettrocardiogramma o si misurano la pressione. Aggiungo che anche uno studio europeo del maggio 2019 (su Food and Chemistry Toxilogy) ha mostrato i rischi cardiologici legati agli energy drink sui giovani adulti, mettendo in guardia i genitori di quel 12 per cento di bambini e adolescenti che ne fanno un uso decisamente frequente».

Leggi l’articolo completo su corriere.it salute