Estate tropicale, come conservare i farmaci

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I consigli dell’esperto per salvare i medicinali a temperature elevate

ESTATE tropicale. E in linea di massima il calore eccessivo non fa bene alle medicine. D’estate come comportarsi allora con i farmaci? E come regolarsi se si va in viaggio?

“I farmaci hanno una temperatura di conservazione che nella maggior parte dei casi è 25 gradi centigradi, per convenzione definita temperatura ambientale – spiega Luca Pasina, responsabile dell’Unità di Farmacoterapia e Appropriatezza Prescrittiva dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS – se il medicinale è esposto a temperature molto superiori a 25 gradi e per periodi di tempo lunghi il principio attivo può deteriorarsi, perdendo l’effetto terapeutico e in qualche caso diventando anche dannoso. Ma parliamo di tanto caldo, non di temperature leggermente superiori a 25 gradi. E di lunghe esposizioni, non di poche ore. I farmaci vengono studiati sottoponendoli a test di stabilità che prevedono anche temperature superiori a quella ambientale”.

Quali sono le preparazioni farmaceutiche più termolabili, cioè più suscettibili al calore,  e quali quelle più stabili?
In generale le più stabili sono le preparazioni solide, che sono anche le più utilizzate, e cioè compresse, capsule, pillole, granulati. Più sensibili alla temperatura sono creme, pomate, gel, spray, e i preparati liquidi, cioè fiale, sciroppi, colliri…

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