Salmonelle, Listeria & co: con il caldo è più facile imbattersi nei batteri contamina-cibo

0
1140
Le infezioni alimentari sono un classico della bella stagione, ma non solo. Di solito si risolvono da sole in pochi giorni. Nel caso del botulino si rischia però una paralisi fatale e occorre agire subito

Nel mondo più di 250 infezioni e tossinfezioni alimentari
Le infezioni alimentari sono un classico della stagione calda, ma non solo. A volte causano manifestazioni molto lievi che si risolvono da sole in pochi giorni. In altri casi, invece, i sintomi sono più gravi e davvero difficili da tollerare se non addirittura tali da richiedere un intervento immediato. Esistono oggi al mondo più di 250 infezioni e tossinfezioni alimentari, che si manifestano con differenti sintomi e sono causate da diversi agenti patogeni. Quali sono le più comuni? «Le infezioni alimentari più diffuse sono quelle causate da batteri — premette Stefano Fagiuoli, direttore del Dipartimento di medicina dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo —. Tra i microrganismi più spesso chiamati in causa ci sono le Salmonelle, la Listeria, il Campylobacter, l’Escherichia coli e i Clostridi. A questi vanno aggiunte delle infezioni virali (epatite A) e le parassitosi (Anisakis). Gli agenti patogeni vengono introdotti soprattutto in seguito all’ingestione di carni crude o poco cotte (in particolare pollame), frutti di mare (soprattutto per l’epatite A), latte crudo e formaggi non pastorizzati nonché vegetali contaminati da liquami».

Il periodo di incubazione è variabile
«Nel caso della Listeria monocytogenes sono chiamati in causa anche i cibi refrigerati che non richiedono la cottura, come panini preconfezionati o paté, perché questo batterio prolifera meglio alle basse temperature (da frigorifero). La Salmonella viene in genere associata alle uova crude: questo batterio può infettare le ovaie delle galline e l’uovo prima che venga deposto e quindi può essere presente sia sulla superficie dell’uovo sia al suo interno. Il periodo di incubazione di queste infezioni è molto variabile: tra i 2 e i 5 giorni per il Campylobacter, tra le 12 e le 72 ore per le Salmonelle e da pochi giorni a diverse settimane per la Listeria. Quest’ultima infezione può essere pericolosa soprattutto se contratta in gravidanza in quanto può avere conseguenze gravi, dall’aborto spontaneo alla nascita prematura».

I sintomi gastrointestinali si esauriscono presto
Quali sono i sintomi tipici? «La maggior parte delle infezioni e delle tossinfezioni alimentari causa sintomi gastrointestinali con gradi di gravità molto variabili, come diarrea, nausea e vomito, crampi addominali e febbre non elevata. In genere i disturbi gastrointestinali si risolvono da sé in meno di una settimana, ma nei soggetti più a rischio (bambini, anziani e immunodepressi) si possono presentare quadri più seri. Le infezioni da Escherichia coli, per esempio, possono causare diarree acquose e a volte emorragiche, inoltre alcuni ceppi producono tossine molto pericolose, soprattutto per i bambini con meno di cinque anni e gli anziani. Un discorso a parte merita l’intossicazione da botulino».