Nella relazione annuale del Comando per la Tutela della Salute (NAS) riferita al 2018, tra le varie attività messe in luce ci sono anche la lotta alle frodi, alle sofisticazioni e alle contraffazioni nell’ambito del settore agroalimentare.
Un’intensa attività di controllo e contrasto, come si legge nel rapporto, nei confronti di fenomeni illeciti in difesa della salute dei cittadini, che ha visto coinvolti i NAS di concerto con il Ministero della Salute.
L’attività operativa specificatamente riferita alla Sicurezza Alimentare ha visto questo Organi di Conrollo impegnati in ispezioni svolte presso aziende, strutture ed operatori di canali produttivi e commerciali, per un numero totale pari a 31.749 dei quali il 34% (comprensive di irregolarità amministrative e penali) sono risultati non conformi.
Le irregolarità riscontrate hanno comportato il sequestro di circa 24 mila tonnellate di alimenti, che fortunatamente non sono mai giunte al consumatore finale, e di 1.652 strutture con provvedimenti di chiusura/sospensione dell’attività.
Le violazioni maggiormente riscontrate in questo ambito sono risultate relative alla frode in commercio e cattivo stato di conservazione, carenze igienico-strutturali e mancata applicazione di autocontrollo alimentare e irregolarità rispetto all’etichettatura e alla tracciabilità degli alimenti.
Quali i principali settori oggetto del controllo? Le attività commerciali legate alla ristorazione collettiva (bar, ristoranti, pizzerie, gastronomie, ecc), ma anche il controllo nell’ambito della filiera biologica, nei confronti dei prodotti fitosanitari, nelle mense scolastiche, nel settore zootecnico e nell’e-commerce.
Su 11.954 esercizi di somministrazione di alimenti e bevande controllate, 5.245 (ossia il 44%) sono risultate non conformi. Alimenti sequestrati 11 tonnellate per un valore pari a € 106 mln.
Un’attenzione particolare si è avuta nei confronti della filiera biologica con la finalità di intercettare eventuali flussi commerciali riguardanti prodotti dichiarati biologici in maniera fraudolenta, di individuare possibili frodi e/o rischi per la salute dei consumatori, di verifica la corretta tracciabilità dei prodotti, oltre alla verifica dell’origine e della salubrità delle materie prime utilizzate nella produzione stessa. Alimenti sequestrati 100,2 tonnellate.
Nel caso dei prodotti utilizzati in agricoltura (fitosanitari, ammendanti, fertilizzanti), invece, i controlli si sono concentrati sulla produzione, custodia e commercializzazione degli stessi, sul rispetto dei criteri d’impiego (possesso di abilitazioni in relazione alla tipologia di prodotto e all’utente) e sulla verifica di una etichettatura corretta e puntuale. Prodotti sequestrati 151 tonnellate.
Nelle mense scolastiche le ispezioni si sono concentrate nei mesi tra settembre e dicembre 2018. Con tali controlli si è cercato di accertare le condizioni igienico-strutturali delle aree coinvolte nella ristorazione collettiva, la corrispondenza dei menù ai capitolati d’appalto, la corretta gestione e preparazione degli alimenti. In questo caso gli alimenti sequestrati sono stati 1.950 Kg e gli illeciti amministrativi riscontrati sono risultati pari all’86% dei controlli effettuati.
Infine, la lotta a tutela dei consumatori si è svolta anche sul web attraverso il contrasto alla vendita on-line. Nella sfera agroalimentare i controlli on-line hanno evidenziato la presenza di siti web che promuovevano la vendita di prodotti destinati all’uso agricolo (pesticidi, diserbanti) con principi attivi soggetti a restrizioni, privi di autorizzazione o venduti senza una etichettatura conforme, oltre alla denuncia di 5 titolari di aziende agroalimentari per reati legati alla frode in commercio e alla detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.
© Produzione riservata
—————
——-
Dr.ssa Sabina Rubini
Biologa ed Esperta in Sicurezza degli Alimenti
Consulente Aziendale
Co-founder ISQAlimenti.it