Con una melagrana a capodanno, fortuna e salute tutto l’anno!

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Costituita da tanti piccoli grani dalla polpa succosa, acidula e zuccherina e dalla colorazione rossa, rosa scura o più chiara la melagrana si è conquistata nel tempo un posto in prima fila nei cenoni di Capodanno assumendo il ruolo di alimento porta-fortuna assieme a lenticchie, riso, mandarini, uva e pochi altri in quanto considerato simbolo di fertilità, abbondanza, longevità, fratellanza e dell’energia vitale.

Gli effetti benefici attribuiti dalla tradizione popolare a questo frutto hanno trovato riscontro in diversi studi scientifici che hanno messo in evidenza, oramai da molti anni, le potenzialità terapeutiche della melagrana.

Ad essa, infatti, per la presenza di particolari componenti nutrizionali, vengono attribuite proprietà benefiche nei confronti di diversi apparati, tra i quali quello cardiovascolare, e azioni anti tumorali.

Ricca di acqua contenuta per l’80% la melagrana costituisce una buona fonte di potassio, fosforo, vitamina A e vitamina C, ma le sue qualità terapeutiche sono spesso associate al contenuto di polifenoli, tannini e flavonoidi.

A questi ultimi in particolare proprio perché presenti in elevata quantità, ma soprattutto per le loro qualità antiossidanti, sarebbe da attribuirsi secondo uno studio condotto in Israele l’azione di protezione nei confronti delle arterie e del cuore con conseguente prevenzione nei confronti dell’insorgenza di malattie quali l’arteriosclerosi. Dati, questi, confermati da alcuni ricercatori spagnoli dell’Istituto Catalano di Scienze Cardiovascolari che hanno dimostrato, con studi sui suini, come il consumo del succo di melagrana per la presenza di particolari nutrienti in esso presenti (polifenoli), aiuti ad allontanare il rischio di malattie cardiache, di infarto e ictus.

L’azione anticancerogena, invece, sarebbe dovuta alla presenza dell’acido ellagico una sostanza di natura fenolica che agirebbe rallentando il processo di distruzione della proteina P53, un potente anticancerogeno con funzione di soppressore antitumorale capace di proteggere con la sua azione l’organismo umano.

Come acquistare, conservare e consumare

Per l’acquisto è conveniente scegliere frutti maturi, poiché la melagrana una volta raccolta dall’albero tenderà a non maturare più. Generalmente è consigliabile acquistare melagrane grosse, pesanti con bucce prive di macchie o raggrinzite, con riflessi tendenti al marrone e prive di spaccature perché è più facile che vengano contaminate da muffe e parassiti.

Se non si intende consumarli subito i frutti possono essere conservati nel frigorifero dove potranno mantenersi per circa 3 settimane, altrimenti possono essere conservarli tranquillamente a temperatura ambiente. È possibile perfino congelarli, in tal caso però solamente i grani.

E per il consumo? Nonostante questo frutto non sia facile da sbucciare da un po’ di tempo è stato rivalutato molto in cucina, soprattutto nei menù per la notte di San Silvestro, andando ad arricchire pietanze prelibate o a creare deliziosi sorbetti, gelatine, gelati e dolci. Ma non solo. In Europa il frutto del melograno viene consumato spesso sotto forma di succo e non solo per le proprietà benefiche sino ad ora descritte, ma perché molto dissetante.

Io quest’anno ho deciso di sperimentare, ed invece delle classiche bollicine offrirò ai miei ospiti ed amici bollicine con aggiunta di un cucchiaio di succo di melagrana in un ogni calice, per brindare con un sorso di salute all’arrivo di questo nuovo anno.

Un buon 2020 a tutti Voi!! 

 

© Produzione riservata

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Dr.ssa Sabina Rubini
Biologa ed Esperta in Sicurezza degli Alimenti
Consulente Aziendale
Co-founder ISQAlimenti.it